Magia

Magia

Il popolo siciliano, generalmente religioso e fortemente dedito alle pratiche devozionali, a volte ricorreva a maghi e fattucchiere per compiere incantesimi e formulare scongiuri con amuleti “magia bianca o nera” (uovo di gallina trafitto da spilli, ferri di cavallo, opercoli, conchiglie, fave, noci, corde con nodi, talismani terapeutici e orazioni manoscritte). 

Segni magici che hanno perduto gran parte del loro significato, restando elementi della cultura folklorica sono le maschere carnevalesche di cui il Museo possiede una ricca collezione. 

Tra le collezioni, il mezzo busto di Giovanna Bonanno, detta Vecchia dell’aceto, triste personaggio del XVIII sec. noto a nobili e popolani per la sua attività di procacciatrice di un preparato mortale a base di arsenico, usato dalle donne mal maritate.

  • Mezzo busto - Giovanna Bonanno detta Vecchia dell'aceto, Palemo, XIX sec.

    Mezzo busto - Giovanna Bonanno detta Vecchia dell'aceto, Palemo, XIX sec.
  • Maschera carnevalesca (Mamma Cucchiara), Mezzojuso (Palermo), XIX sec.

    Maschera carnevalesca (Mamma Cucchiara), Mezzojuso (Palermo), XIX sec.
  • Campanella, Sicilia, XIX sec.

    Campanella, Sicilia, XIX sec.
  • Uovo di la magaria, Palermo, XIX sec.

    Uovo di la magaria, Palermo, XIX sec.
  • Noce a tre canti, Sicilia, XIX sec.

    Noce a tre canti, Sicilia, XIX sec.