Carretti e bardature

Carretti e bardature

Ricco di significati, di colori e di immagini, il carretto siciliano concentra in sé le diverse aspirazioni del popolo: il desiderio di riscatto sociale e culturale, il senso di religiosità ecc. Diffusosi in Sicilia nei primi anni dell’Ottocento, fu inizialmente adoperato nel circondario cittadino, estendendosi successivamente il suo uso nei percorsi extraurbani, in modo da permettere più facili collegamenti tra le città costiere e l’entroterra.

L’uso di dipingere il carretto trae le sue origini nell’effettiva necessità di proteggerne la struttura lignea; ad essa si aggiunse un’esigenza apotropaica grazie alla raffigurazione di Santi e Simboli, nonché il bisogno di attirare l’attenzione per facilitare la vendita delle merce da parte dei venditori ambulanti. La sua diffusione su scala nazionale si deve al Pitrè quando nel 1881 lo portò all’Esposizione Industriale di Milano, creando la nascita di un nuovo e fiorente mercato: quello del “carretto – souvenir”. 

Le immagini riportate sulle fiancate del carretto sono un mezzo di trasmissione culturale: in esse predominano le scene cavalleresche tratte dalla storia dei Paladini di Francia, ma anche vicende storiche come la Prussiana o i Vespri Siciliani.

  • Carretto, Palermo, XIX sec.

    Carretto, Palermo, XIX sec.
  • Particolare di carretto, Palermo, XIX sec.

    Particolare di carretto, Palermo, XIX sec.
  • Particolare di carretto, Palermo, XIX sec.

    Particolare di carretto, Palermo, XIX sec.
  • Particolare di carretto, Palermo, XIX sec.

    Particolare di carretto, Palermo, XIX sec.